In realtà, quando si parla di ictus celebrale, ne esistono due tipologie differenti che si distinguono per via della diversa causa. Vediamo di fare subito maggiore chiarezza, anche in merito alle specifiche cause per prevenire gli eventi più avversi.
Ictus ischemico: definizione e cause
Per iniziare, l’ictus ischemico, noto anche semplicemente come ischemia celebrale, è legato alla mancanza di flusso sanguigno a un’area del cervello. Di solito, un trombo, cioè un coagulo di sangue, o un accumulo di grasso blocca l’arteria celebrale. Se il sangue non arriva al cervello, i tessuti muoiono, cioè vanno in necrosi. La causa dell’ischemia può quindi esser un trombo che spesso si forma negli altri inferiori in seguito anche all’assunzione di alcuni farmaci, tra cui i contraccettivi orali, e viene trasportato dal sangue al cuore e poi arriva nelle grande arterie principali causando questo tipo di danno. Invece, se la causa è la presenza di un restringimento all’interno dell’arteria, la colpa è del colesterolo, un denso grasso di origine animale legato a una dieta sregolata, sovrappeso, stile di vita sedentario ma anche diabete di tipo II cioè Melillo.
Ictus emorragico: definizione e cause
Una seconda tipologia di ictus è quello emorragico. In sostanza, il vaso sanguigno si rompe e si osserva una compressione legata al sangue fuoriuscito. L’emorragia celebrale spesso è dovuta a un trauma che ha coinvolto in modo violento il capo. La rottura dell’arteria può avere altre cause specifiche ma sono meno comuni rispetto alla causa traumatica.
In base all’area del cervello colpita, ci saranno conseguenze diverse. Può capitare che dopo un ictus non si torni più a parlare come prima oppure non si riesce a scrivere come una volta. In tanti casi, si perde la capacità di deambulare. Solitamente, dopo un vento come l’ictus è comune sottoporsi a una visita per ottenere il riconoscimento di una certa percentuale di invalidità. Che sia presente o meno, si può sempre ricorre al servizio di trasporto disabili a Roma per ogni genere di esigenza, straordinaria o quotidiana che sia.